Il termostato e il cronotermostato hanno lo stesso scopo, ovvero quello di controllare e regolare la temperatura di un’ambiente. Tuttavia, vi sono delle differenze che vanno tenuto conto nel momento in cui decidiamo di installare l’uno o l’altro. Scopriamole insieme.
Termostato e cronotermostato: due dispositivi per risparmiare
Essenzialmente, i due dispositivi vengono installati per lo stesso motivo. Ovvero, tenere sotto controllo la temperatura di un’ambiente domestico e regolare, di conseguenza, la temperatura dell’impianto di riscaldamento.
Così facendo, non solo avremo sempre una bella e confortevole temperatura costante, ma noteremo un sostanziale risparmio energetico, a favore delle nostre tasche e dell’ambiente.
Entrambi sono collegati alla caldaia, o a qualsiasi generatore di calore, e hanno il compito di portare e mantenere la temperatura dell’ambiente sul valore preimpostato. Per farlo aumentano e diminuiscono il lavoro dell’impianto di riscaldamento a seconda delle necessità.
Differenza principale
Entrambi hanno lo stesso scopo ed entrambi lavorano allo stesso modo. Tuttavia, la differenza principale è una: uno si basa solamente sulla temperatura, l’altro anche sul tempo.
Per capirci meglio, il termostato funziona con un sistema on-off. Basta impostare un livello minimo e uno massimo di temperatura e il termostato porterà l’ambiente a quella temperatura, spegnendosi una volta raggiunta la temperatura desiderata.
Il cronotermostato, invece, oltre a regolare il lavoro dell’impianto di riscaldamento a seconda della temperatura dell’ambiente, regola anche l’accensione e lo spegnimento della caldaia su orari preimpostati.
Termostato: funzionamento e tipologie
C’è da dire che il termostato è il più “antiquato” tra i due. Tuttavia, dobbiamo fare un’ulteriore distinzione all’interno di questa categoria.
Nel passato, il tipo di termostato più diffuso era quello meccanico. Il suo funzionamento è estremamente semplice: si imposta la temperatura desiderata e questo mantiene l’ambiente a quella temperatura. Tuttavia, deve essere acceso e spento manualmente.
Non è possibile, quindi, rientrare e trovare l’ambiente caldo e confortevole, perché esso necessità di una presenza fisica.
Per garantire la temperatura costante esso ha al suo interno una lamina metallica o un liquido che si dilatano al variare della temperatura.
In tempi più recenti, il termostato meccanico è stato sostituito da quello elettronico. In questo caso si possono impostare due livelli di temperatura, che scandiscono, ad esempio, il giorno e la notte, per una maggiore elasticità.
Cronotermostato: funzionamento e tipologie
Il termostato sta velocemente lasciando il posto al cronotermostato, il quale è diventato la scelta più diffusa.
Esso permette una gestione più ampia dell’impianto di riscaldamento. Con esso potremo impostare routine orarie, oltre che regolare e mantenere la temperatura. Con esso, potremo, ad esempio, impostarlo affinché raggiunga una temperatura più confortevole per il momento in cui suonerà la sveglia. Per poi spegnersi duranti gli orari di lavoro e riaccendersi poco prima di rientrare in casa, cosicché una volta rientrati troveremo una casa calda e accogliente.
Ma non è tutto, con il cronotermostato possiamo impostare una routine settimanale, oltre che giornaliera, e alcuni modelli permettono, addirittura, di regolare temperature diverse per ogni stanza della casa.
I cronotermostati sono tutti di tipo digitali. Sono più completi e permettono un’efficienza e un’organizzazione migliore, ma sono anche meno intuitivi.
Tra i vari tipi di cronotermostati, la divisione più sostanziale che possiamo fare è tra quelli con routine giornaliera e quelli con routine settimanale. Possiamo valutare l’uno o l’altro a seconda delle nostre esigenze.
Inoltre, i modelli di ultima generazione sono smart e collegati al WiFi, così da poterli controllare anche da remoto attraverso lo smartphone.