Il laterizio è un materiale di fabbricazione ancora oggi tra quelli maggiormente utilizzati nell’edilizia. Scopriamo insieme cos’è, le caratteristiche principali e come utilizzarlo.
Laterizio: cos’è
Con il termine laterizio si fa riferimento a un insieme di diversi materiali di fabbricazione utilizzati nell’edilizia.
Questi materiali si ottengono impastando, essiccando, preformando e cuocendo del materiale argilloso. La composizione chimica del materiale utilizzando comprende: ossido di ferro, ossido di silicio, ossido di alluminio, ossido di calcio.
Da esso vengono realizzata un’ampia gamma di materiali artificiali utilizzati per la costruzione e la fabbricazione edile.
I laterizi che si possono trovare in commercio sono di diverse forme e dimensioni e costituiscono un’ampia gamma di prodotti diversi, con altrettanti usi diversi. Il più comune e diffuso è, probabilmente, il mattone forato in laterizio.
Tipologie di laterizi
La classificazione dei laterizi non è semplice, a maggior ragione per il fatto che i prodotti sono molteplici e differenti, con altrettante destinazioni d’uso.
Possiamo provare a catalogare i laterizi in questo modo:
- Laterizio pieno: fanno parte di questa categoria tutti quelli che hanno una percentuale di vuoto inferiore al 15%. Fanno parte della categoria dei laterizi pieni i mattoni pieni e le piastrelle per pavimentazioni o rivestimenti in cotto.
- Laterizio semi pieno: fanno parte di questa categoria tutti quelli che hanno una percentuale di vuoto compresa tra 15% e 45%. Fanno parte della categoria dei laterizi semi pieni i mattoni semi pieni e i blocchi semi pieni.
- Laterizio forato: fanno parte di questa categoria tutti quelli che hanno una percentuale di vuoto maggiore del 45%. Fanno parte della categoria dei laterizi forati i mattoni forati, i blocchi forati e le tavelline, le tavelle e i tavelloni. Anche i blocchi speciali per solai, le pignatte e le volterrane fanno parte di questa categoria.
- Laterizi per coperture: sono infine quelli che vengono utilizzati per le coperture e per la realizzazione dei tetti, come le tegole, i comignoli e i camini.
Distinzione per destinazione d’uso
Se, invece, vogliamo catalogare i diversi tipi di laterizio per la destinazione d’uso possiamo dividerli così:
- Laterizi per la realizzazione dei solai: in questo caso vengono utilizzati tavelline, tavelle, tavelloni, pignatte o volterrane.
- Laterizi per la realizzazione di murature: in questo caso vengono utilizzati mattoni pieni (soprattutto nel caso di mura portanti), mattoni semi pieni o forati, blocchi semi pieni o forati. I mattoni e i blocchi forati vengono utilizzati per la realizzazione di muri di tamponatura e tramezzi.
- Laterizi per la realizzazione di coperture: in questo caso vengono utilizzate essenzialmente le tegole, le quali devono essere impermeabili.
- Laterizi per la pavimentazione: essi sono prevalentemente le piastrelle in cotto.
- Canne fumarie.
- Tubi ed apparecchi sanitari in ceramica.
Caratteristiche del laterizio
I laterizi hanno, inoltre, le seguenti caratteristiche:
- Rapporto preciso tra massa e peso del laterizio (che abbiamo visto prima e che distingue i laterizi pieni da quelli semi pieni e forati.
- Impermeabilità.
- Imbibizione: è la capacità di assorbire le molecole d’acqua.
- Omogeneità.
- Conduttività termica.
- Alveolatura: è la creazione di cavità all’interno dell’impasto. Inizialmente si formano con il gas creato in fase di lavorazione, ma con il tempo il gas viene sostituito dall’aria.
- Resistenza alla compressione: a seconda della massa/peso del laterizio vengono effettuati dei test che determinano la sua resistenza alla compressione.
- Resistenza alla flessione: anche in questo caso vengono effettuati dei test che ne determinano la resistenza.
- Resistenza al taglio.
- Resistenza al gelo: dipende dalla porosità. I laterizi utilizzati all’esterno, come le tegole, hanno una resistenza al gelo maggiore.
- Isolamento termoacustico: dipende anch’esso dal grado di porosità.