Allarme: come scegliere il migliore

Allarme: come scegliere il migliore


Installare un impianto di sicurezza in casa ci dona quella tranquillità in più che ci permette di vivere sereni e rilassati. All’interno delle case ci sono i nostri beni più cari e preziosi e le persone amate. Per tutte queste ragioni in molti decidono di installare un’antifurto in casa. Ma come facciamo a scegliere il miglior allarme per la nostra abitazione e per le nostre esigenze?

Scegliere l’allarme: valutazione dei rischi

La prima cosa da fare per scegliere l’allarme migliore per la nostra abitazione è la valutazione dei rischi. Solitamente questa si fa tenendo conto dei seguenti elementi:

  • Tipologia di abitazione: villetta indipendente, multifamiliare, appartamento, piano terra, piani alti, ecc.
  • Zona: quartiere considerato sicuro o pericolosa, area isolato o trafficata, ecc.
  • Dimensioni della casa: metratura, numero di piani.
  • Numero di accessi alla casa: cancelli, cancelletti, portoni, porte, portefinestre, finestre.
  • Presenza di giardino, garage, balconi, verande, ecc.
  • Valore degli oggetti presenti all’interno dell’abitazione.

Le classi di sicurezza

Inoltre, i dispositivi di antifurto e anti intrusione sono regolati dalle normative europea EN 50131-1 e italiana CEI 79-3. Queste suddividono il livello di rischio in 4 categorie:

  • Categoria 1: rischio basso.
  • Categoria 2: rischio medio.
  • Categoria 3: rischio medio alto.
  • Categoria 4: rischio molto alto.

    Allarme
    Intrusione

Ci sono anche 4 classi ambientali che ne determinano il livello di rischio:

  • Spazi chiusi con temperatura controllata (uffici, abitazioni private, scuole e negozi).
  • Spazi chiusi senza controllo della temperatura (scale, magazzini, ecc).
  • Ambienti aperti riparati (rimesse, pergolati, ecc).
  • Ambienti aperti.

Allarme: attivo, passivo e videosorveglianza

Una prima distinzione che dobbiamo fare tra i vari tipi di allarme che possiamo installare nelle nostre abitazioni è quella tra allarme attivo, passivo e videosorveglianza.

Allarme
Videosorveglianza

Quelli attivi sono gli allarmi sonori e anti fumogeni. Gli allarmi passivi, invece, sono quei dispositivi che impediscono fisicamente ai malintenzionati di entrare. È il caso delle inferriate, dei cancelli, delle porte e delle persiane blindate, delle cerniere antisfondamento, ecc.

Infine, la videosorveglianza è costituita da un sistema di telecamere interne ed esterne all’abitazione, le quali sono molto utili come deterrente, ma anche per tenere la situazione sotto controllo da remoto.

Tipologia di connessione

Possiamo distinguere l’allarme in base al tipo di connessione. In questo caso abbiamo:

  • Antifurto filare: il collegamento tra i sensori e la centralina avviene attraverso i cavi. I vantaggi sono: è meno costoso, permette una comunicazione continua tra la centralina e i sensori, non risente della presenza di muri schermati, di interferenze elettromagnetiche o di problemi di segnale. Di contro troviamo che la sua installazione prevede opere murarie. Per questo viene scelto solamente se si tratta di una nuova abitazione o di una casa che sta attraversando una ristrutturazione.
  • Allarme wireless: il collegamento tra i sensori e la centralina avviene attraverso l’invio di onde radio. I vantaggi sono: è molto più semplice da installare e non prevede opere murarie. Inoltre, permette il controllo da remoto. Tuttavia, esso è anche più semplice da manomettere e potrebbe risentire di interferenze, muri schermati o problemi di segnale.

Gli elementi che compongono l’allarme

Infine, per permetterci di scegliere al meglio il tipo di allarme da installare a casa nostra è bene conoscerne meglio gli elementi che lo compongono:

  • La centralina: è colei che coordina tutto l’impianto.
  • Il display o il pannello di controllo: controlla, attiva e disattiva tutto il sistema.
  • Sensori o rivelatori.
  • Attuatori: inviano un avviso in caso di intrusione.

    Allarme
    Allarme sonoro

Gli impianti possono essere di diverso tipo:

  • Perimetrale: che impedisce l’ingresso di intrusi nella proprietà.
  • Volumetrica: rilevano i corpi in movimento all’interno della proprietà.

I sensori possono, invece, essere:

  • Di movimento: rilevano movimenti all’interno della proprietà, attraverso infrarossi o microonde.
  • Magnetici o di apertura: si attivano all’apertura di porte o finestre.
  • Vibrazione: si attivano in caso di vibrazioni, quindi nel caso venga forzata una serratura o rotta una finestra.