Oggi parliamo di un argomento che interesserà sicuramente molti giovani che vogliono acquistare la loro prima casa. Sappiamo benissimo che non è un percorso per niente facile. Il mutuo, ormai, sembra essere un miraggio e destreggiarsi nel mercato immobiliare può richiedere davvero tanta pazienza. Per questo vogliamo far conoscere a chi sta vivendo questa esperienza un aiuto sul quale potrebbero contare: il Bonus Prima Casa Under 36. Scopriamo insieme cos’è, come funziona, chi può richiederlo e come ottenerlo.
Decreto Legge Sostegni Bis
Il Bonus Prima Casa Under 36 è regolamentato all’interno del Decreto Legge n.73/2021, conosciuto come il Decreto Legge Sostegni Bis.
Con il Decreto Legge Sostegni Bis il governo ha introdotto una serie di agevolazioni fiscali per i cittadini. In particolar modo vediamo come il Decreto vuole aiutare i giovani under 36 nell’acquisto della loro prima casa.
Secondo quanto riportato dal Decreto le agevolazioni fanno riferimento agli atti stipulati dal 26 maggio 2021 al prossimo 30 giugno 2022.
In cosa consistono le agevolazioni del Bonus Prima Casa Under 36
Secondo quanto riportato nella norma del Decreto Legge, il Bonus Prima Casa Under 36 comporta:
- L’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale (per le compravendite non soggette a IVA).
- L’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA corrisposta al venditore (per le compravendite soggette a IVA).
A chi spetta il Bonus Prima Casa Under 36
Il Bonus spetta a chi non ha ancora compiuto i 36 anni d’età e non li compie nell’anno in cui viene fatto il rogito (ad esempio: se si stipula il rogito a gennaio e si compiono i 36 anni d’età a giugno non si ha diritto al Bonus).
Inoltre, per usufruire del Bonus non bisogno superare i 40.000 euro di Isee.
C’è, inoltre, da aggiungere che se gli acquirenti sono più di uno, devono avere entrambi meno di 36 anni d’età. Se solamente uno degli acquirenti ha meno di 36 anni il Bonus verrà calcolato solo per la sua quota di competenza e non sull’intera compravendita.
L’Isee
Ovviamente, l’Isee di riferimento è quello in corso di validità nell’anno del rogito. L’Isee è calcolato sui redditi percepiti e sul patrimonio nel secondo anno precedente la presentazione della documentazione all’Inps. Ciò vuol dire che, per i rogiti stipulati nel 2022 l’Isee di riferimento è quello del 2020.
Se la situazione economica è sostanzialmente cambiata si può richiedere l’Isee Corrente al posto dell’Isee Ordinario. Ciò è applicabile solamente nei casi di sospensione, riduzione o perdita dell’attività lavorativa, di interruzione di trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, di una diminuzione superiore del 25% del reddito familiare o di una diminuzione superiore del 20% della situazione patrimoniale.
Quali case rientrano nel Bonus Prima Casa Under 36
Le abitazioni che rientrano nel Bonus Prima Casa sono quelle che rientrano nelle agevolazioni Prima Casa.
Ciò vuol dire che sono escluse le abitazioni di lusso, quelle accatastate come A1, A8 e A9. Sono escluse anche le donazioni e le successioni.
Rientrano, invece, anche gli immobili acquistati tramite aste giudiziarie e i box e le cantine.
Detto ciò tutte le abitazioni che rientrano nel Bonus Prima Casa Under 36 sono quelle accatastabili in una delle seguenti categorie:
- Abitazioni di tipo civile – A2
- Abitazioni di tipo economico – A3
- Abitazioni di tipo popolare – A4
- Abitazioni di tipo ultrapopolare – A5
- Abitazioni di tipo rurale – A6
- Abitazioni in villini – A7
- Abitazioni e alloggi tipici dei luoghi – A11.