Oggi parliamo di un problema nuovo. Sì, perché essendo i pannelli fotovoltaici una tecnologia nuova, nessuno aveva ancora pensato a come smaltirli. Ora siamo arrivati al punto che i primi pannelli fotovoltaici, per un motivo o per un altro, vanno sostituiti e smaltiti. Ma come smaltire un pannello fotovoltaico?
Che cos’è un pannello fotovoltaico
Facciamo prima un piccolo ripasso su cosa è un pannello fotovoltaico. In linea di massima tutti sappiamo che cos’è: è un metodo per ricavare energia elettrica dal sole, ma non solo.
I pannelli fotovoltaici ricavano energia pulita da una fonte naturale inesauribile: il sole. Con essi possiamo riscaldare l’acqua per l’utilizzo domestico, ma anche l’abitazione stessa, arrivando a coprire circa il 70/80% del fabbisogno.
Questo tipo di impianto non solo ci fa risparmiare notevolmente (nonostante i costi iniziali siano più alti con il tempo vedremo gli effettivi benefici economici), ma con esso inquineremo anche molto di meno e avremo una maggiore cura dell’ambiente.
Il ciclo di vita di un pannello fotovoltaico
La vita media di un pannello fotovoltaico è di 30 anni. Ma non è una regola certa, perché la durata di un pannello dipende anche da diversi fattori, come il luogo dove è installato e la manutenzione effettuata.
Comunque sia, quando andiamo ad acquistare un pannello, da un qualsiasi produttore, quasi sempre abbiamo una garanzia di 20 anni. Quindi almeno per un paio di decadi dovremmo essere sicuri di non dover pensare al problema dello smaltimento né, tanto meno, alla sostituzione.
C’è da dire, però, infine, che tali valutazioni sono state fatte sui primissimi pannelli fotovoltaici, quelli che sono già pronti per andare in pensione, per capirci. Per i pannelli di nuova generazione sarà fatto, in futuro, un discorso diverso, perché i produttori, oggi, promettono che i nuovi impianti avranno un ciclo di vita sostanzialmente più lungo.
La classificazione dei pannelli come rifiuti
In Italia i pannelli fotovoltaici sono stati catalogati come rifiuto RAEE, ovvero Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. A loro volta i rifiuti RAEE si dividono in due sottocategorie:
- RAEE domestici: nei quali rientrano i pannelli fotovoltaici con potenza inferiore a 10 kW.
- RAEE professionali: nei quali rientrano quelli con potenza maggiore (o pari) ai 10 kW.
Lo smaltimento
Quando il nostro pannello fotovoltaico avrà terminato il suo ciclo di vita dovremmo preoccuparci di smaltirlo. In questo caso dobbiamo fare due discorsi diversi per i RAEE domestici e per quelli professionali.
I RAEE domestici, ovvero quelli con potenza inferiore ai 10 kW, andranno smaltiti dalla ditta che li ha installati. Il proprietario dovrà quindi, semplicemente, contattare la ditta. Loro si preoccuperanno di venire a smontare l’impianto e di portarlo via, provvedendo a smaltirlo. Si valuterà, poi, con la ditta stessa, la sostituzione dell’impianto. Il proprietario non è tenuto a pagare nulla per lo smaltimento.
Per quanto riguarda, invece, i RAEE professionali ci sono due opzioni. Il proprietario contatto una ditta che provvederà a smaltire i pannelli e a sostituirli, in questo modo lo smaltimento sarà una responsabilità della ditta stessa. Oppure il proprietario si assume la responsabilità dello smaltimento in prima persona. Tutto il processo sarà quindi a spese sue: la raccolta, il trasporto, il recupero, lo smaltimento.
E ora che fine fanno i pannelli fotovoltaici?
I produttori asseriscono che anche in questa ultimissima fase della loro vita i pannelli fotovoltaici sono assolutamente un rifiuto green e, quindi, poco inquinante.
Secondo quanto riguardato da uno studio in merito: “la vita lavorativa tipica dei pannelli è di 30 anni e quindi solo 2 metri quadrati di pannello andranno in pensione ogni anno per persona, con un peso di 20 kg, quasi tutti adatti al riciclaggio.
Si tratta dell’1% dei rifiuti solidi annuali generati a persona e di una parte su mille del peso delle emissioni annuali di anidride carbonica a persona. A titolo di confronto, un’auto pesa in genere 1500 kg e dura 10 anni, generando così una media di 150 kg di rifiuti all’anno”.
Inoltre il pannello è composto per la maggior parte di vetro e silicio, che non è tossico. L’unico problema è che in molti stanno sostituendo i loro pannelli dopo soli 10 o 15 anni, molto prima del loro reale ciclo di vita. Staremo a vedere come si evolverà la situazione.