Uno dei grandi problemi riguardo alle pareti degli edifici, soprattutto se consideriamo le facciate esterne, in particolar modo nei grandi centri urbani, è la pulizia di quest’ultime. Al problema segue prontamente una soluzione, pensate e realizzata da diversi produttori: le pitture autopulenti. Cosa sono e come funzionano? Scopriamolo insieme.
Partiamo dal problema
Prima di capire che cosa sono e come funzionano le pitture autopulenti, partiamo esaminando il problema. La manutenzione delle facciate esterne delle varie abitazioni, soprattutto nei centri cittadini, non è sempre facile. Inoltre sono proprio le pareti esterni quelle più esposte ad agenti esterni, inquinanti e sporcizia.
In particolar modo il problema principale è quello legato allo smog e all’inquinamento cittadino. Smog e sporcizia, infatti, finiscono direttamente sulle facciate delle abitazioni, rimanendo “intrappolate” nella trama della pittura.
Per contrastare l’inquinamento crescente si sono stabiliti dei criteri da rispettare, stabilendo parametri restrittivi sulle emissioni di microparticelle. Questa è una guerra che si combatte su più fronti, su tutti quelli possibili e immaginabili.
La richiesta di sempre maggiori strumenti e soluzioni per contrastare l’inquinamento e per alzare, quindi, lo stile di vita dei cittadini, è in continuo aumento.
Tra tutti gli strumenti, spuntano, quindi, le pitture autopulenti, una soluzione pensate dai produttori di vernice per contrastare il problema dello smog cittadino.
Cosa sono le pitture autopulenti
Esistono diversi tipi di pitture autopulenti in commercio, ma quasi tutte si basano su una tecnologia che crea un film protettivo, compatto e liscio sulle facciate. Tale film protettivo impedisce alle particelle di smog di aderire alla pittura e penetrare in essa.
Così facendo, alla prima poggia, le particelle rimaste sulla pittura verrà lavata via. Queste pitture sono, quindi, idrorepellenti e impermeabili allo smog.
Il Biossido di Titanio e la fotocatalisi
Il Biossido di Titanio vanta incredibili proprietà antinquinamento. Tale caratteristica era nota da molti anni, ma in pochi erano riusciti a sfruttarla, utilizzano in applicazioni pratiche. Le pitture autopulenti sono un esempio di come si possa utilizzare questa particolare proprietà del Biossido di Titanio.
Il Biossido di Titanio da avvio a un processo di fotocatalisi. In presenza dei raggi solari il Biossido di Titanio è in grado di decomporre alcune delle microparticelle degli agenti inquinanti.
I residui di questo processo rimangono sulla facciata, senza “aggrapparsi” ad essa, grazie al film protettivo delle pitture autopulenti. I residui potranno poi, come dicevamo, essere lavati via con dell’acqua o attendere che sia la prima pioggia a farlo.
I vantaggi delle pitture autopulenti
Ovviamente il vantaggio più grande ed evidente delle pitture autopulenti è proprio questa sua caratteristica autopulente e antinquinante. Ma non il solo.
La vernice ha anche proprietà riflettenti e ciò è un toccasana a livello di risparmio energetico. Come spiega uno dei produttori di pitture autopulenti: “Quando viene applicata sulle superfici esterne, la nostra vernice può riflettere più del 94% della radiazione infrarossa, con conseguenti risparmi energetici legati al riscaldamento e al raffrescamento. E a questo si aggiunge la funzione autopulente”.
Le pitture autopulenti rendono anche i colori più intensi e durevoli, preservando la loro brillantezza nel tempo.
Esse sono, inoltre, idrorepellenti, permeabili al vapore acqueo, resistenti allo sfarinamento, hanno un’elevata protezione da muffe e alghe e un potere anticarbonatazione.
Dove utilizzare le pitture autopulenti
Come avrete capito, le pitture in questione sono pitture da esterni. Se ne consiglia l’utilizzo soprattutto nelle zone a traffico intenso, con un’alta concentrazione di smog. Nelle città e nei grandi centri urbani densamente popolati.
Questo tipo di pittura è, infine, la soluzione ideale da utilizzare come finitura di un rivestimento a cappotto.