Il termine Shabby Chic è molto utilizzato nelle riviste d’arredamento, nelle parole dei maggiori designer, ma in quanti sanno veramente che cosa è? È la tecnica utilizzata per “invecchiare” i nostri mobili, le pareti, la casa. Lo stile Shabby passa attraverso il legno, la cura dei dettagli e, anche, nella pittura degli interni.
Che cosa significa Shabby?
Il termine Shabby significa, letteralmente, trasandato, che, accompagnato a chic, che vuol dire elegante, formano un trasandato elegante. L’accostamento delle parole può sembrare strano, ma basta vedere il risultato per rimanerne estasiati.
Lo stile shabby sembra, quindi, trasandato, trascurato, eppure nasconde la sua forza proprio in un’attenta e meticolosa cura dei dettagli. Spesso vedrai colori chiari e tenui, delle diverse gradazioni del bianco, ad accompagnare un perfetto stile shabby. L’avorio, il grigio chiaro, il bianco sporco, il beige, ma con qualche tocco di viola chiaro, di rosa o di lavanda. La cura dei dettagli, appunto.
I mobili sono in legno, le tende e tutte le stoffe d’arredo di lino, per lo più. Sembrerà di aver pescato l’arredamento direttamente dalla casa della nonna, ma con un tocco di stile in più.
La pittura Shabby
In un arredamento in stile shabby chic la pittura fa davvero la differenza, anche se a vederla tutto sembra fuor che appena verniciate. Sembra trascurata, anch’essa, si vedono ancora le pennellate, sembra quasi incompleta. Ma è, in realtà, frutto di un lungo e meticoloso lavoro, anch’essa. La cura dei dettagli la fa da padrona, anche qui.
Prima di tutto dobbiamo scegliere i colori, che come dicevamo devono essere delle sfumature del bianco, con qualche tocco più colorato, ma sempre estremamente tenue. Il rosa, il verde, il crema, la vaniglia.
“Shabby chic non vuol dire tutto bianco. Lo shabby si sposa bene con tutti i colori naturali o pastello, dall’aspetto polveroso, ovattato, come una volta…”
Come approcciarsi allo shabby
I più appassionati direbbero “shabbiamo questo mobile”. La credenza della nonna, quei vecchi comodini, i pensili della cucina, una cassettiera per la camera degli ospiti. Tutti i nostri mobili possono essere shabbati e trasformati in una piccola opera d’arte.
Innanzitutto dobbiamo sapere con che tipo di materiale abbiamo a che fare. Dobbiamo anzitutto carteggiare e applicare un fondo specifico. Il legno grezzo, ad esempio, è molto poroso e perciò assorbente. Prima di applicare una pittura shabby dobbiamo applicare uno strato di primer per legno.
Se, invece, vogliamo shabbare un mobile già verniciato dobbiamo prima sverniciarlo. Dopodiché applichiamo, anche in questo caso, un primer per il legno. Se, infine, il materiale non è legno, ma Pvc, metallo o laminato, dobbiamo richiedere un primer specifico.
Ora possiamo realizzare il nostro piccolo angolino chic, con il suo classico aspetto vissuto e consumato, perfetto perché intraprende uno stile di vita più libero e semplice.
Passiamo all’opera
Siamo ora pronti per realizzare qualcosa shabby chic. Dobbiamo scegliere due colori, uno più chiaro e uno più scuro.
Ora possiamo applicare la prima mano di colore su tutta la superficie e lasciarla asciugare per circa mezz’ora. Dopodiché passiamo una cera specifica per shabby, graffiando i bordi e tutta la superficie in maniera non omogena, per realizzare i classici graffi di un mobile consumato dal tempo.
Dopo aver lasciato asciugare anche la cera è il momento di passare la seconda mano di colore, su tutta la superficie.
Ora che il colore è steso, il lavoro dello shabbatore non è ancora finito. Andiamo a consumare il nostro mobile con la carta abrasiva. Pensiamo dove esso potrebbe mostrare maggiormente i segni del tempo: gli angoli, i bordi e una mano di carta abrasiva leggera anche su tutta la superficie. In questa fase entrerà in gioco la cera che abbiamo passato prima, facendo risaltare le venature del tempo.
Un’ultima mano di cera protettiva e la nostra pittura shabby chic è fatta.