Gli ultimi avvenimenti mondiali hanno portato a una crisi economica ed energetica senza precedenti. Ma da qui emerge anche sempre di più l’esigenza di staccarsi dai combustibili fossili, per dirigersi verso soluzioni più sostenibili. La crisi energetica interessa ogni aspetto delle vite di tutta l’umanità. E ad essa conseguono tutti gli altri problemi ambientali, economici e umani, tra i quali anche la crisi dell’edilizia. REPowerEU è il piano europeo per la transizione energetica. Scopriamo meglio insieme di cosa si tratta.
Crisi economica ed energetica Europea
Mentre tutto il mondo è alle prese con la crisi economica ed energetica, derivanti, anche, dalla pandemia. L’Unione Europea è quella che al momento sta nella peggiore crisi energetica. Una crisi energetica senza precedenti.
Sono le disastrose conseguenze della guerra in Ucraina che hanno fatto emergere dei dati allarmanti. Dipendiamo quasi totalmente dall’energia russa, ma non è questo il problema maggiore. Dipendiamo quasi totalmente dall’energia ricavata dai combustibili fossili.
La transazione ecologica energetica era già prevista, tra gli altri anche dall’Agenda Europa 2030. Ma la guerra ha chiesto un’accelerazione forzata. Non vorremmo essere troppo pessimistici, ma rischiamo seriamente di rimanere senza energia elettrica e senza gas.
Agenda 2030
Molto prima del piano europeo per l’energia REPowerEU vi era l’Agenda 2030. L’Agenda 2030 contiene una lunga lista di obiettivi fissati dagli stati membri dell’Unione Europea, e non solo, duranti gli Accordi di Parigi.
Tra gli obiettivi ve ne uno, forse il più importante, ma, sicuramente, il più chiacchierato, che tutti conoscono: ridurre di 1,5 gradi centigradi il riscaldamento globale. Per farlo devono essere adottate una serie di procedure volte alla transizione energetica ecologica, passando, in primis, all’utilizzo dell’energia prodotto da fonti rinnovabili.
REPowerEU
È proprio da questo obiettivo dell’Agenda 2030 che nasce REPowerEU, il piano europeo per la transizione energetica e che, negli ultimi mesi ha assunto, anche un nuovo obiettivo.
Oltre all’importante compito di transizione ecologica, infatti, il piano prevede anche il distaccamento dalla Russia, cercando di ottenere, per l’Europa, l’indipendenza energetica. Indipendenza che, in questo periodo storico, è fondamentale, dato che attualmente la guerra sta mettendo in serio pericolo l’approvvigionamento energetico europeo.
Cos’è il Piano REPowerEU
Il piano REPowerEU ha come obiettivo proprio l’indipendenza energetica a favore, ovviamente, delle energie rinnovabili.
Il piano è stato approvato lo scorso 18 maggio 2022 dagli stati membri dell’Unione Europea e prevede il distacco dall’energia proveniente dai combustibili fossili in Russia entro il 2027.
La guerra e la crisi energetica potrebbero, quindi, in un certo senso, aver accelerato la transizione ecologica energetica, sperando solo che il piano funzioni. Per poterlo attuare sono stati stanziati fondi per 300 miliardi di euro.
I tre punti del piano REPowerEU
L’Unione Europea ha cercato di chiarire gli obiettivi del piano REPowerEU dividendoli in tre punti:
- Cambio degli attuali fornitori di energie (luce e gas), diversi da quelli russi. Questo punto ha come scopo secondario quello di inasprire ulteriormente le sanzioni verso la Russia senza che ciò si manifesti come un danno per l’Unione Europea.
- Aumentare del restante 45% le energie rinnovabili entro il 2030.
- Concretizzare il risparmio energetico europeo.
Il distaccamento totale dall’energia russa entro il 2027 porterà l’Unione Europea a raggiungere il 95% della sua transizione energetica.
Solar Strategy EU
Accanto al REPowerEU troviamo il Solar Strategy EU, il piano europeo per sfruttare appieno l’energia derivante dal sole. A tal proposito entro il 2029 tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione dovranno essere dotati di tetto solare.