Oggi parliamo delle superfici eco-attive, un utile strumento da inserire negli ambienti che più necessitano di una maggiore azione antibatterica. Esse, infatti, sono antibatteriche, autopulenti, antiodore, antinquinamento e antivirus. Scopriamo insieme cosa sono e come funzionano.
Superfici eco-attive: dove sono utilizzate?
Le superfici eco-attive sono perfette per alcuni ambienti abitativi domestici, come il bagno o la cucina, ma non solo. Sono pensate soprattutto per i luoghi pubblici che richiedono una maggiore attenzione all’igiene. Ovvero ospedali, asili, scuole, aeroporti, stazioni, bar, ristoranti, hotel, piscine, spa, ecc.
Superfici eco-attive: cosa sono?
Con le superfici eco-attive oltre ad “abbellire” l’ambiente lo rendiamo anche più salubre e sostenibile, con un concentrato di innovazione e ricerca.
Le superfici eco-attive eliminano la presenza di virus, di batteri, di funghi e di muffe. Annullano i cattivi odori e combattono l’inquinamento.
Le superfici in questione possono rivestire pareti e pavimenti, ma anche piani di cottura in cucina o il piano del lavello del bagno, la parete della doccia, ecc.
Non più semplice ceramica
Per realizzare le superfici eco-attive partiamo da una semplice lastra di ceramica, che già di per sé a notorie proprietà antibatteriche, antiodore, autopulenti, ecc.
Sfruttando le proprietà fotocatalitiche del biossido di carbonio e dell’argento, la lastra di ceramica si trasforma in una lastra eco-attiva.
Inoltre, proprio grazie alla presenza dell’argento la lastra mantiene le sue proprietà anche al buio.
Come funzionano?
Quest’ultimo punto, riguardante il buio, è molto importante perché normalmente la superficie eco-attiva da il meglio delle sue potenzialità proprio grazie all’azione della luce, sia naturale che artificiale, e grazie all’umidità presente nell’aria.
Questi elementi combinati rendono la superficie antibatterica, antivirale, antinquinamento, anti odore e autopulente.
Alcuni tipi di superfici eco-attive, inoltre, hanno ricevuto la certificazione food contact, che ne assicura la totale sicurezza per il contatto diretto sulla superficie di cibi.
Proprietà antibatteriche e antivirali
Le proprietà antibatteriche e antivirali delle superfici in questione sono incredibili, arrivando a garantire un efficace antivirale di oltre il 90% su ceppi virali quali: influenze pandemiche, enterovirus, poliovirus. E proprietà antibatteriche sui diversi ceppi, tra i quali l’Escherichia Coli.
Infine, è stata verificata un’incredibile azione antivirale anche per quanto riguarda il Covid-19. Secondo uno studio effettuato dall’Università degli Studi di Milano, infatti, alla superficie eco-attiva bastano quattro ore di esposizione alla luce naturale o artificiale per eliminare il 94% del virus.
Superfici eco-attive: proprietà antinquinante
Altra proprietà interessante è quella antinquinante. Con la semplice azione della luce solare è in grado, infatti, di eliminare le molecole inquinanti presenti nell’aria: sostanze volatili come ossidi d’azoto e composti organici.
Proprio a proposito di questa proprietà, un’installazione artistica realizzata con questo materiale è apparsa alla scorsa edizione della Biennale di Venezia. L’installazione in questione è il Cyberwall, un muro enorme realizzato con le superfici eco-attive. L’opera rappresenta la “resilienza”.
“L’installazione Cyberwall è un muro che abbatte lo smog e riduce la diffusione di virus e batteri. Assume una forte valenza virtuosa: segnare la strada verso lo studio e la produzione di materiali lungimiranti per rendere gli ambienti urbani più a misura d’uomo”.
Proprietà antiodore e autopulente
Infine, la superficie ha un’azione anti odore e autopulente. Nel primo caso, si tratta della capacità di degradare alcune molecole responsabili dei principali cattivi odori che possono verificarsi, ad esempio, nelle cucine.
Per quanto riguarda il secondo punto, invece, si tratta della capacità del materiale di resistere allo sporco, rendendo la superficie igienica e facilissima da pulire.